| Notte … mia amica e Signora. Finalmente sei calata, mia Signora, tu, la notte, l'oblio, il buio totale..
Oh dolce bramosia di potere, penetrata nelle vene, insinuatasi nell'animo.
Ma cosa ne possono sapere, di te, queste stupide creature umane?
Loro così insulsi e inetti. Capaci di sprecare la loro vita per semplici ideali.
Ho immolato la mia esistenza a te, alla ricerca di te.
Ma non questa notte. No. Stanotte voglio dedicarla ad un'altra ricerca.. ad un'altra....sensazione.
Provare un semplice piacere carnale. Ecco cosa voglio. Forse, se riuscissi a capire cosa provano gli esseri umani.
..o forse no..
Forse, voglio conoscere questo piacere e basta. Amore … Questa parola è pronunciata in modo tanto fugace da quelli stupidi umani?
Mi sfugge un accenno di sorriso. Mi alzo, vado a cercarlo. Colui che stanotte mi soddisferà.
Eccoti, col tuo kimono, seduto sui tatami e con quegli occhi rossi che sembrano sfidarmi.
Solo loro possono farlo pergiunta in silenzio, solo i toui occhi possono sfidarmi, tu non potresti mai.
Sei come un bellissimo leone in gabbia, smanioso di fuggire, impaziente, magnifico..
A questo pensiero, trattengo prepotente una risata che volentieri testimonierebbe la frenesia che ho stanotte.
Mi domandi quale ordine abbia per te. Mi sfugge un accenno di sorriso, neanche lo immagini... Non parlo, ti guardo e basta.
Di nuovo quegli occhi mi sfidano, ci leggo l'odio dentro, e mi piace. Sembri essere.....spaventato?
Tranquillo, non voglio ucciderti, tutt'altro... Non avevo mai osservato il tuo viso così da vicino, nè il tuo invitante collo niveo..
Ti cingo con la destra, mentre la sinistra è sulla tua guancia, quasi a bloccarti il volto, non c'è dolcezza, affatto, solo malizia e impazienza mentre fisso i tuoi occhi con i miei.
Finalmente hai capito cosa voglio, hai capito qual'è l'ordine, stanotte. Sensazione mai provata. Il respiro si fa più intenso, le mie narici si riempiono di te mentre una strana sensazione s'impossessa del mio corpo.
Smetto di assagiarti, ma non mi allontano da te nè le mie mani ti lasciano. Ora non sei più teso.
Ti osservo, insistente, sfacciata. Adoro avere qualcuno in possesso. E tu, stanotte, sei mio. Come può questa sensazione appartenere al mondo umano?
L’oro, inutili creature viventi …
Ma in fondo, chi son io per giudicarli? Mi distacco da te. Mi guardi pieno d'odio e d'orgoglio.
Eppure so che anche tu non aspettavi altro, so che non aspetterai altro da stanotte in poi..
Ma non preoccuparti, avremo entrambi ciò che bramiamo.. Quando vorrò io.
|