Trevor Belmont |
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| Sento la carta piegarsi Sotto i movimenti delle dita I polpastrelli scivolano sul piano Candido e freddo. Le forbici lacerano le fibre, squarciano i legamenti, sciolgono gli intrecci.
Ad ogni taglio si crea la forma Nascono le braccia, si creano le gambe Il corpo si distacca dallo sfondo.
Le mani dividono tutti i corpi Uniti insieme dalle braccia Tutti uguali, identici. E allora arrivò il segno I tratti rossi che tracciano il destino.
Io sono la X, Io sono l'errore, Io sono il fastidio, Veramente è un peccato?
Io sono la X, Io sono il problema, Io vengo buttato giù, E' cosi terribile essere visibile Agli occhi del mondo?
Ok non è una poesia e fa veramente schifo...ma fa nulla...
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